Due film da vedere!
- info909442
- 12 nov 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Il primo film che raccomando assolutamente, se non lo avete visto, è un'opera del 2012 di Jacques Audiard con Matthias Schoenaerts e Marion Cotillard. Il film è "Un sapore di ruggine e ossa". Lui, Alain detto Alì, è un uomo che vive alla giornata tra lavori saltuari e combattimenti clandestini, deve occuparsi del figlio di cinque anni, Sam, che la legge ha sottratto alla ex moglie per gravi vicende. Lei Stéphanie è una addestratrice di orche in un parco acquatico, che, ad un certo punto, subisce un grave incidente. Le loro vite collidono e mentre l'una deve fare i conti con la sua nuova condizione, terribile, di vita, l'altro deve andare avanti nella sua sconclusionata esistenza. Si troveranno, portando avanti un rapporto non scontato. Fino all'epilogo, bellissimo. Il film è stato girato tutto con una particolare attenzione alla luce, quella che c'è anche quando non la guardiamo, anche quando siamo troppo assorbiti da noi o dalle nostre vicende. la luce c'è e quando manca, il buio diventa spesso, denso. Sia dentro che fuori di noi.
La prova di Marion Cotillard è semplicemente divina, la adoro e se recitasse le tabelline io resterei ammirata. Quella di Matthias Schoenaerts è sontuosa, riuscire a rendere la vacuità e la mancanza di spessore di un uomo che fugge da se stesso è qualcosa che non ho visto spesso, poteva diventare molto macchiettistico, molto grande puffo e puffo quattr'occhi, invece è sontuoso, semplicemente.

Il secondo film è Maryland, in italiano il titolo è Disorder - La guardia del corpo, un film della regista Alice Vinocour, che ha curato anche la sceneggiatura, lavorando al soggetto per un paio di anni, insieme con l'attore protagonista, ancora lui, il bravissimo (e mamma mia quanto è bello!) Matthias Schoenaerts. L'altra protagonista è Diane Kruger. La pellicola è del 2015.
In breve: Vincent è un militare delle forze speciali francesi, cui viene diagnosticato, al suo rientro da una missione, il disturbo da stress post traumatico. Quindi, per il momento, non gli viene rilasciato il nulla osta per partecipare a nuove missioni. Lei è Jessica, moglie di un facoltoso uomo di affari libanese. Per sbarcare il lunario Vincent accetta un lavoro con altri commilitoni, fare da security durante un'importante festa nella villa del marito di Jessica.
Passata la serata, viene ingaggiato, sempre grazie all'aiuto di un amico, come guardia del corpo di Jessica e del figlio, durante l'assenza del marito di lei, altro lavoro lautamente compensato.
Il buco nero, però, che ingoia tutto, è che il disturbo, il disordine, di cui Vincent soffre spesso sfocia in atteggiamenti paranoidi, in comportamenti irrazionali sobillati proprio dalla patologia che tenta di tenere a basa con medicinali, assunti come acqua.
Jessica non collabora, Vincent deve sostenere lo sforzo di proteggere lei e il figlio, ci sono due attentati particolarmente duri. Vincent resta solido ed efficiente. Ma ci sono complicazioni.
Diane kruger non è esattamente nel novero delle mie attrici preferite, ma qui è davvero bravissima, i suoi sguardi persi, il tentativo di mascherare la solitudine e la paura dietro atteggiamenti scostanti è spettacolare. Lui, che dire? Matthias Schoenaerts è ingiustamente sottovalutato, dovrebbe avere più possibilità di lavoro, raramente ho visto passare in uno sguardo, nella contrazione della bocca, in tutta la gamma delle microespressioni, che fanno davvero la differenza, l'inferno emotivo di un personaggio.
La sua prova non è brillante, è perfetta. Perfetto.
Aneddoto: per rendere al meglio lo stato paranoide allucinato di Vincent, Matthias prima delle riprese dormiva solo due ore per notte. Per tutto il film.
Il film è un thriller psicologico, l'azione c'è ma è rarefatta, siamo nella testa di Vincent. La regista confeziona un lavoro decisamente di alto livello tutto basato sul protagonista, che diventa la chiave di volta dell'intera storia.

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